S.Antonio di Padova

lunedì 9 agosto 2010

Devozioni (2)

2 - I SANTI -

Ecco, con i Santi secondo me il discorso è diverso. Con la devozione ai Santi ci facciamo degli amici in Paradiso, io credo. E questo è importante: come quando si va alle feste in cui non conosci nessuno e la sensazione iniziale è tremenda. Bisogna rompere il ghiaccio, ed è sempre imbarazzante e anche un po' faticoso, anche se poi scopri che sono tutti accoglienti e simpatici e ti diverti da morire. Se invece alla festa conosci anche solo una persona o due è già tutta un'altra cosa: questi due amici ti aiutano a inserirti nell'ambiente, ti fanno conoscere altri due amici, o quattro, o dieci. Ti possono presentare al padrone di casa e parlargli bene di te. Vuoi mettere?

Io non sono una buona cristiana, e mi sento assolutamente indegna di questo dono. Non sono capace di amare come Gesù chiede e Lui lo sa. In questo momento, per me, è impossibile. E glielo dico tutte le volte che prego, o che parlo con Lui. Naturalmente desidero il Paradiso, ma mi affido alla Sua grandissima Misericordia, perché certo non lo conquisterò con le mie opere buone, non ne ho in carnet. Quello che posso e e spero di saper fare è pregare: così, mi affido ai Santi, perché mi aiutino in vita e impetrino per me la Misericordia di Cristo, per adesso e per il futuro.

Per esempio, Sant'Antonio è il mio migliore amico in assoluto, anche sulla Terra. E non dico per dire. Se ancora non siete andati a Padova, fatelo, se potete: diventerà anche il vostro migliore amico. S. Antonio è un Santo che parla ancora, e predica in difesa di Cristo. Davanti alla Sua tomba la sensazione è evidentissima, e anche dopo, a visita terminata, te la porti dietro sempre. Andando a Padova lo capisci sulla pelle perché il Signore ha voluto conservargli intatta la lingua, venerata come reliquia. Non si può spiegare, bisogna "sentirlo" da vicino. Io amo moltissimo sant'Antonio, male magari, ma lo amo davvero. E Lui risponde a quest'amore: basta chiamarlo. Basta veramente solo chiamarlo, che Lui arriva. Provateci anche voi, poi mi direte che avevo ragione, assicurato.

Quando sarò al cospetto di Cristo, lo troverò sorridente: magari scuoterà la testa, perché non sono stata capace di fare proprio niente di quello che Lui ha chiesto, però sorriderà, perché Cristo ci sorride sempre. E allora Sant'Antonio gli dirà: "Gesù, questa mi ha amato tanto. Va bene è stata imbranata, non ha saputo portare decentemente nemmeno una delle Croci che le hai dato, però mi ha amato sinceramente, e io le ho insegnato ad amare sinceramente anche Te. Poi l'ha fatto male, d'accordo, però ci ha provato. Quindi, abbi Misericordia di lei".
Poi verrà anche san Giuseppe, di cui sono stata devota in passato (e un poco lo sono anche ora). Ci ho persino litigato con San Giuseppe, però per fortuna sono solo gli uomini a essere stupidi, non i Santi, tantomeno un Santo come Lui. Anche San Giuseppe dirà: "Gesù, io questa la conosco: sì mi ha trattato a male parole, però l'ha fatto mentre soffriva...abbi Pietà di lei.". E Santa Rita : "Gesù, questa la conosco poco, però quando mi ha visto in chiesa mi ha sempre lasciato un cero acceso...". E il Beato Papa Buono: "Gesù, anche io la conosco... no, non mi ha pregato tanto, però mi veniva sempre a trovare lì a Sotto il Monte...". E Papa Karol: "Gesù, questa donna ha portato per un anno dalla mia morte un rosario al dito in mia memoria... e ha sempre tenuto la mia immagine nella sua camera. Abbi pietà di lei...". E ancora Sant'Antonio abate, che dirà: "Gesù, questa era quella che mi pregava sempre quando stavano male i suoi animali...". E così i miei Santi Patroni, a cui ogni tanto rivolgo un pensiero, San Benedetto, a cui ho raccomandato alcuni mali fisici, Maria Santissima, che gli dirà: "Gesù, la devozione di questa donna al mio Cuore Immacolato è stata altalenante, a volte anche insincera, però si sforzava, Io l'ho vista: la devozione al Tuo Cuore Santo ha offuscato quella per il Mio... e poi io sono mamma e come mamma Te la raccomando, abbi Pietà di lei".

E forse il Signore avrà Misericordia di me davvero, se non per le opere, per le preghiere di Coloro che in vita io ho pregato tanto. Questa è la mia speranza.

venerdì 6 agosto 2010

Devozioni (1)

1 - GESU' e MARIA

Una volta, visitando una Abbazia, ho comprato un libro: "Pregate, pregate, pregate". Mi era piaciuto perché conteneva tante preghiere, tante devozioni, cronache di apparizioni di Gesù e della Madonna, suppliche ai Santi, litanie. Mi avrebbe aiutato a pregare, ad avvicinarmi a Cristo. E in effetti per qualche tempo è andata così, il libro mi ha fatto compagnia per diverse sere e diversi viaggi: lì ho scoperto la Coroncina alla Divina Misericordia, per esempio, che mi è piaciuta subito. Col crescere della sete di ricerca di Dio, sfogliando i giornali o internet, leggendo libri, sono venuta a conoscenza di molte, moltissime devozioni. Devozioni a ogni cosa, a ogni particolare, a ogni piaga, a ogni momento di vita di Cristo o della Madonna. L'ultima conosciuta, la novena a "Maria che scioglie i nodi", devozione potentissima contro il male e per ottenere Grazie. Si recita il Santo Rosario per nove giorni consecutivi, intercalato da preghiere specifiche. Ma io mi chiedo: non è come dire "Recitate il Rosario tutti i giorni"? Maria santissima non ce lo aveva già detto a Fatima?
Quando i discepoli hanno chiesto a Gesù: "Maestro, insegnaci a pregare", Gesù insegnò il Padre Nostro, invitando a "non sprecare parole, perchè il Padre vostro che è nei Cieli conosce quello di cui avete bisogno".
Nel Rosario, oltretutto, contempliamo i momenti più importanti della Vita di Maria e di Gesù. Tutto il Rosario è una celebrazione della Misericordia di Dio verso il suo popolo: nei misteri contempliamo il cuore di Cristo ferito dagli uomini, le piaghe inflitte dalla Croce e dalle spine, il Sangue versato per noi, la sua paura, la sua Gloria. Contempliamo il nostro affidamento a Maria come figli, ai piedi della Croce.
Il Rosario è una preghiera completa, il Padre nostro anche. Che bisogno c'è di così tante devozioni?

Mi fa pensare a un innamorato impegnato a conquistare il cuore delle donne amate e a scegliere di volta in volta il fiore che più potrebbe piacere. A una una rosa bianca, margherite per un'altra... E così mi immagino un Gesù che suggerisce una determinata devozione, perchè potrebbe conquistare quest'anima, e questa, e quest'altra... e così via...altra devozione, altre anime. Come ho già detto, con me ha funzionato la Divina Misericordia ma un po' adesso mi sento in colpa. A cosa ho costretto il mio povero Signore, che chissà da quanto tempo voleva conquistare il mio cuore, per farsi amare, per poter essere amato senza riserve...
Ti chiedo scusa, Gesù, per la mia testa dura e ti ringrazio, perché malgrado me, hai insistito :-)